La Diplomazia è l’arte di trattare i rapporti internazionali nella ricerca di una reciproca collaborazione tra Stati. Richiede abilità, tatto e soprattutto comunicazione per riuscire a superare conflitti che troppo spesso sfuggono rovinosamente al controllo delle nazioni. E in questa preziosa e difficile arte della distensione anche lo Sport può essere un valido strumento di pace. Fino dalla antichità lo sport ha aiutato i popoli a perseguire la pace: nell’antica Grecia la Tregua Olimpica tra le potenze del Peloponneso consentiva ad atleti, arbitri e spettatori di attraversare indenni i territori teatro di guerre e battaglie per recarsi nella parte occidentale della Grecia nelle città di Olimpia, dove si svolgevano le competizioni sportive
La Diplomazia dello Sport è proprio il tema che vogliamo far conosce attraverso il 1° Torneo Transfrontaliero di Chess Pong che si svolgerà a Gorizia il 18 maggio nell’ambito del Progetto dell’Unione Europea “Go!2025 – Gorizia Capitale europea della cultura”– prestigioso e variegato contenitore di iniziative di collaborazione tra le città di Gorizia e Nova Gorica lungo la fascia nell’estremo Nord Est, sull’ ex confine con la Slovenia, territorio più vicino della disgregata Repubblica Federale Jugoslava.
Il Comitato Regionale FVG FITeT e l’ASD-APS SicuraMente-Young, con la collaborazione del Šahovski klub Nova Gorica e dell’ASD Scacchistica Pordenonese, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia organizzano questo articolato evento ibrido che si svolgerà domenica 18 maggio nella palestra e nella suggestiva sala del caminetto dell’Unione Ginnastica Goriziana in via Rismondo 2 a Gorizia.
Oltre ad unire due Terre, in questo innovativo evento, si uniranno anche due Sport – il tennis tavolo e gli scacchi – che, pur sembrando molto diversi tra loro, hanno invece molteplici caratteristiche in comune e che forse sono le discipline più emblematiche dal punto di vista diplomatico. Entrambi gli sport sono stati infatti in passato protagonisti due eventi diplomatici molto importanti durante la Guerra Fredda degli anni ‘70, e possono essere quindi considerati come “sport della distensione e della pace”.
Il 6 aprile del 1971 la squadra di ping pong americana che disputava in Giappone il 31° Campionato Mondiale di Tennis Tavolo ricevette un invito dalla squadra della Repubblica Popolare Cinese a visitare la Cina. Il 10 aprile del 1971 nove giocatori americani, quattro funzionari e due consorti attraversarono un ponte tra Hong Kong e la Cina continentale e passarono una settimana tra partite dimostrative, visite guidate ed eventi mondani. Questo evento aprì le porte alla storica visita del febbraio del 1972 da parte di Richard Nixon in Cina e al riconoscimento della Repubblica Popolare Cinese da parte degli Stati Uniti d’America.
Nel 1972 il Campionato del mondo di scacchi, disputato tra lo statunitense Bobby Fisher e il russo Boris Spassky, fu il primo ad avere una vasta risonanza mediatica sia all’interno della comunità di scacchi che al suo esterno. Fu infatti la prima volta che un match di scacchi veniva trasmesso in televisione e, in piena Guerra Fredda, fu seguito a livello internazionale come la contrapposizione tra il blocco occidentale e quello sovietico.
A differenza di altri, questi due sport hanno anche aspetti più tecnici in comune.
In entrambi, a differenza delle competizioni di squadra, la componente individuale è molto forte. Come evidenziava Primo Levi nel suo racconto “Gli scacchisti irritabili” contenuto nella raccolta “L’altrui mestiere”, gli scacchisti hanno la responsabilità totale dei loro atti e questo avviene di rado in altre attività umane, sia serie che giocose. E come gli scacchisti, anche i tennisti sono responsabili, in campo o davanti ad un tavolo, delle loro azioni.
Inoltre sia gli scacchi che il ping pong vengono giocati entro i confini di uno spazio fisico che si può percepire completamente all’interno del proprio campo visivo. Eppure, paradossalmente, per giocare entrambi con successo, è necessario avere anche nella propria mente l’immagine della scacchiera o del tavolo in modo da avere effettivamente l’idea di dove si trovano le caselle o gli angoli. In entrambi i giochi bisogna avere quella che viene definita una “table vision”.
Entrambe le attività sono caratterizzate da una fondamentale attività cerebrale: sia gli scacchi che il ping pong richiedono la massima concentrazione durante la competizione e questa concentrazione è sempre alla base di una vittoria o di una sconfitta.
Appuntamento quindi tra Storia e Cultura di due città separate da un confine si stato dopo la Seconda Guerra Mondiale, ora quanto mai unite. Anche dallo Sport.
A breve il bando dell’evento. Per informazioni chesspong.fvg@gmail.com.